Mezzo mobile (UAZ) dotato di elaboratore per l’analisi dei dati trasmessi da apparecchiature radar, impiegate nella ricerca di bersagli in volo.
L’apparecchiatura radar asservita a questo mezzo mobile era il radar mobile sovietico P-15 (anni ’50), dalla portata massima di 200 km, che veniva utilizzato per la ricerca bersagli.
L’impianto è composto da una grande antenna che compiva 6/8 giri al minuto per l’acquisizione dei bersagli in volo. I dati da essa rilevati venivano trasmessi ad un computer centrale alloggiato su un mezzo mobile, il quale li analizzava e li ritrasmetteva ad una batteria di missili T/A. Erano questi i vettori, del tipo SA-3B o SA-3C installati su rampe binate, che assicuravano la linea difensiva antiaerea delle più importanti città sovietiche e degli altri paesi facenti parte il Patto di Varsavia.
Anche la grande antenna era montata su un mezzo mobile così da avere la possibilità, in caso di individuazione da parte del nemico, di spostarsi rapidamente per cercare un riparo separato. Per comodità d’esposizione l’antenna radar in mostra al Parco Tematico dell’Aviazione è stata montata su un piedistallo di cemento, vicino al mezzo (UAZ) che si curava dell’elaborazione dei dati di lancio.