Piaggio P.166M
Dall’esperienza del P.136L, sfruttando alcune componenti tecniche essenziali, la Piaggio di Finale Ligure propone alla fine del 1955 l’executive terrestre P.166 che vola per la prima volta a Villanova d’Albenga il 26 novembre 1957, ai comandi del Com.te Aldo Gasperi. La consegna del primo P.166, dei 21 esemplari ordinati dall’Aeronautica Militare Italiana, avviene nella primavera del 1961. Nel 1962 undici Piaggio P.166 vengono assegnati al reparto volo della Seconda Regione Aerea, mentre gli altri sono presenti presso la Scuola di Volo Basico Avanzato Elica di Latina (Scuola plurimotori). Un ulteriore impiego di questi velivoli si ha presso la S.C.I.V. (Scuola Centrale Istruttori Volo) di Grottaglie (Ta), il Reparto Sperimentale Volo di Pratica di Mare e le varie Squadriglie Collegamento degli stormi italiani.
L’esemplare in mostra al Parco Tematico dell’Aviazione presenta codici e insegne del 303° Gruppo Autonomo Volo di Guidonia.
Lunghezza: 11,88 m
Apertura alare: 14,69 m
Altezza: 5,17 m
Superficie alare: 26,56 m² (586 sq.ft)
Peso a vuoto: 2.498 kg
Peso carico: 585 kg
Peso max al decollo: 4.500 kg (9,920 lb)
Passeggeri: fino a 6
Capacità combustibile: 1.129 kg
Propulsione
Motore: 2 turboeliche Pratt & Whitney Canada PT6A-121
Potenza: 615 shp ciascuna
Prestazioni
Velocità max: 407 km/h (389 km/h per la versione VMA)
Vm (velocità di manovra): 157 km/h
Velocità di stallo: 128 km/h
Velocità di salita: 540 m/min bimotore a peso massimo al decollo;
149 m/min monomotore a peso massimo al decollo
Corsa di decollo: 747 m a peso massimo al decollo ISA S.L.
Atterraggio: 655 m a peso massimo al decollo ISA S.L.
Autonomia: 1.695 km alla potenza massima;
oraria max. : 5hr 10 min in missione di pattugliamento a 914 m
Tangenza: 7.315 m;