Fiat G.46 3A
Il G.46 fu il primo nuovo progetto della Fiat dopo la fine della II Guerra Mondiale (1946). Il prototipo volò per la prima volta nel febbraio 1948, e già i primi collaudi misero in luce le eccellenti caratteristiche di volo (manovrabilità e affidabilità in acrobazia), dovute anche al fatto che il G.46 derivava dai monoplani Fiat costruiti nella seconda fase della guerra.
Usato dalle scuole di volo per il 1° e 2° periodo di addestramento fu acquistato in oltre 140 esemplari dall’A.M.I., 70 dall’aeronautica argentina, dall’Austria e dalla Siria. I Fiat G.46 in Italia furono assegnati alla S.V. di Galatina (Lecce), ai vari C.A.V. , alla Scuola di Guerra aerea di Firenze-Peretola, alla A.A. di Nisida e ad altri Comandi in Sicilia e Sardegna.
La produzione di quest’aereo terminò nel 1952 e nel 1958 l’A.M.I. iniziò la cessione di una cinquantina di esemplari ai vari aeroclub italiani. L’esemplare esposto al Parco Tematico dell’Aviazione è un G.46 3A con MM. 52805 appartenuto alla S.G. (Scuola di Guerra Aerea) di Firenze dal 1951 fino alla fine del 1959, dopodichè fu immatricolato civile con la sigla I-AEKE.
Lunghezza: 8,48 m
Apertura alare: 10,40 m
Altezza: 2,40 m
Superficie alare: 16,0 m²
Peso a vuoto: 1 100 kg
Peso max al decollo: 1 410 kg
Propulsione
Motore: un Alfa Romeo 115ter
6 cilindri in linea rovesciato
Potenza: 215 CV
Prestazioni
Velocità max: 312 km/h
Autonomia: 500 km
Tangenza: 6 050 m